Nel dibattito in seno al TAGADay 2019 sull’applicazione del Metodo Taga, alcuni colleghi si erano chiesti se i risultati ottenuti sulle carte patinate potessero essere estesi anche alle carte uso mano.
Il Gruppo di lavoro sul bilanciamento cromatico si prese allora l’impegno di continuare la sperimentazione anche su questo tipo di supporto facendo riferimento alla caratterizzazione FOGRA52, ovvero carte uso mano con sbiancanti ottici.
Come per la sperimentazione precedente anche questa è stata prevista in due fasi:
- una prima da realizzare su una stampante digitale per verificare, in modo molto più snello e economico rispetto all’offset, se il metodo poteva avere qualche successo;
- Nel caso di esito positivo la sperimentazione vera e propria in offset.
Nonostante le difficoltà legate all’emergenza COVID la prima parte, realizzata anche questa volta con una HP Indigo, ha dato esito positivo e quindi ora si potrà passare alla sperimentazione vera e propria in offset.
Stante l’interesse da parte di numerosi soci che vorrebbero provare la procedura sui loro impianti, e che TAGA asseconderà con l’impegno della condivisione dei risultati, l’evento di quest’anno sarà incentrato non solo sulla spiegazione della teoria del metodo, ma soprattutto sulle modalità e sul funzionamento dei tools che il Gruppo di lavoro ha realizzato e che mette a disposizione degli interessati.
Si tratta di:
- due scalette, una da 9 e una da 25 tacche, contenenti la ricetta CMY dei valori obiettivo rilevati dal profilo PSOuncoated_v3_FOGRA52.icc;
- il profilo FOGRA52_CMY.icc col quale è possibile rilevare la ricetta CMY semplicemente con Photoshop;
- un foglio Excel per il calcolo del ΔCh sulla lettura di dette scalette;
- una scaletta e il relativo foglio Excel con la quale si possono rilevare e valutare tutti i valori cogenti della ISO 12647-2:2013, quindi anche la TVI (parte FOGRA del metodo);
- il GrayFinder_FOGRA52, un PDF che contiene i valori target della ECI_GrayConS_FOGRA52_v3 “allargati” con 13×13 tacche con ± 1% di Magenta e Giallo più due chart più piccole, una per le luci e una per le ombre di 7×7 tacche organizzate allo stesso modo;
- un foglio Excel che raccoglie le letture del Gray finder e restituisce la correzione da fare in lastra (parte G7 del metodo).
Sarà altresì spiegata una semplice procedura che, anche se non totalmente canonica rispetto alla teoria, consentirà a chi non se la sente di fare il percorso completo, di verificare e mantenere il proprio impianto in equilibrio sui grigi con la lettura delle 9 tacche di una scaletta di cm 0,7×6,3.