Processi di legatoria – La piegatura

La piegatura è un’operazione con la quale un foglio steso (o segnatura) viene trasformato in una sequenza ordinata di pagine mediante un serie di pieghe parallele, incrociate o combinate.

La procedura di piega è caratterizzata da 5 fasi:

  • singolarizzazione del foglio;
  • allineamento;
  • piegatura secondo lo schema previsto;
  • controlli;
  • resa del prodotto piegato.

Durante la piega, l’operatore controlla la perfetta e costante esecuzione del lavoro, verificando periodicamente il registro di piega, la superficie della carta, la pulizia della macchina. Verifica inoltre che le lavorazioni eseguite (piega, cordonatura e pressatura) non siano causa di sporchi o controstampa.
Per ogni tipologia di lavoro esistono tolleranze sulle pieghe. Le tolleranze di precisione in senso orizzontale / verticale (larghezza / altezza) ammettono variazioni di ± 0,5 mm fino a due pieghe parallele, ± 0,8 mm fino al 1/24 e ± 1 mm rispetto al valore nominale per segnature superiori. Le stesse tolleranze sono da intendersi anche per i difetti di squadratura / ortogonalità delle segnature stese.
Gli scarti di produzione per le carte standard (80 – 200 g/m2) sono compresi entro il 2% in funzione della tiratura con un minimale di 100 fogli.
Per carte più leggere o pesanti, o lavori con particolari caratteristiche (carta o pieghe particolari, superfici molto ruvide o lisce, uso di vernici e plastiche, ecc.) è necessario precisare gli scarti e le tolleranze nel preventivo.

Queste le tipologie di pieghe più comuni:

Quartino 4 pagine 1 piega
Sestino 6 pagine 2 pieghe
Ottavo 8 pagine 2 pieghe
Dodicesimo 12 pagine 3 pieghe
Sedicesimo 16 pagine 3 pieghe
Ventiquattresimo 24 pagine 4 pieghe
Trentaduesimo 32 pagine 4 pieghe

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